Vademecum della mobilitazione

  • La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
  • La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
  • Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
  • La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
  • Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
  • Non è previsto alcun segno di riconoscimento (oggetti, fiocchi, sciarpe, colori..), solo il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito disponibile on line.
  • Il logo può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

Alcuni slogan:

  • Se non ora, quando?
  • Questo non è un paese per donne
  • La dignità delle donne è la dignità della nazione
  • La dignità della nazione è la dignità delle donne


79 commenti on “Vademecum della mobilitazione”

  1. Elena Ulivieri ha detto:

    Basta!!! GAME OVER!!!

  2. Sonia ha detto:

    Posso suggerire anche lo slogan che cita, adattandolo, il film We want sex: “la dignità è un diritto, non un privilegio”?

    • mobilitazione ha detto:

      Proponete slogan che cerchiamo di raccoglierli e diffonderli!

      • Ivana ha detto:

        A CASA BERLUSCONI E TUTTA LA SUA BANDA CHE VI FA FAR CARRIERA A COLPI DI JOLANDA.

      • marina ha detto:

        I cartelli che ho preparato per la manifestazione di domani dicono:
        -Se non ora, quando? Se non noi, chi?
        -La dignità offesa diventa indignazione
        -L’indignazione delle donne cambia il mondo
        -Quest’Italia immonda non è la nostra
        -L’uomo che dice che la donna è seduta sulla propra fortuna dimostra di essere seduto sul proprio cervello.

        Inltre vorrei tante che la colonna sonora dei cortei contemplasse anche questo:

        Ci vediamo, idealmente, tutte in piazza domani.
        Marina

    • JFX ha detto:

      sono d’accordo: è questo l’atteggiamento giusto, lo preferisco, piuttosto di quello di chi sembra voler dire “se abbassi la guardia è GIUSTO che ti tolgano i diritti!”

      No, è giusto restare vigili, ma non è giusto che una cosa conquistata si perda solo perché qualcuno è recidivo.

  3. Emanuela ha detto:

    voglio esserci per poter dire ai miei figli in un prossimo futuro che ho detto anch’io basta!
    sono di Verona, sapete se c’è organizzato qualcosa? In ogni caso io sarò in città per manifestare.

  4. giovanna ha detto:

    Bergamo si organizza?

  5. mobilitazione ha detto:

    Su FB trovate anche il volantino da scaricare e modificare per le diverse città! http://www.facebook.com/?ref=home#!/photo.php?fbid=109207875820703&set=a.108645282543629.14965.100001944746357

  6. monica da cortà fumei ha detto:

    Mi è stata inoltrata da un’amica la mail per aderire alla petizione e,naturalmente, mi sono precipitata ad aprire il link http://www.petizionepubblica.it/?pi=Mobdonne
    indicato per la firma automatica, ma appena aperto sono apparsi in alto, in massima vista, i seguenti messaggi pubblicitari 1)” voti silvio belusconi? scopri la rivista centrodestra ritira la tua copia omaggio….” 2) “una donna cinese… la tua donna cinese ti aspetta, guarda i profili ecc…”
    mi sembra spaventoso: potete far qualcosa????grazie
    monica da cortà fumei

    • Laura ha detto:

      si’, i google advertising sono veramente fuori luogo, credo che si possa chiedere di escludere alcuni tipi di pubblicità. Potete provare e farci sapere?

  7. Grazia Maria ha detto:

    Ma perchè non si organizza una grande manifestazione a Roma, anzichè tante piccole nelle varie città? ho voglia di vederci tutte insieme e di sentire forti le nostre voci che si alzano sino a questi “apparentemente” intoccabili. BASTAAAAAAAAA

  8. Elisa ha detto:

    Aderisco in pieno all’iniziativa, ma il 13 febbraio dovrò lavorare e non potrò essere in piazza. Qualcuno ha già pensato a un segno distintivo e comune da indossare (una coccarda? una sciarpa?), che possa contraddistinguerci in questa giornata?

  9. Anna ha detto:

    Care donne, ok la mobilitazione….ma poi dobbiamo esere NOI a rifiutare compensi e vie brevi per guadagni e carriere! Se avessimo sempre agito tirando un pò fuori le nostre capacità invece di tirare fuori il corpo dai vestiti e poi , come è possibile, ci fossimo trovate tutti gli avanzamenti chiusi dall’egemonia maschile allora sì che avremmo voce in capitolo.
    Invece, quante preferiscono la via facile? Sono loro che ci fanno perdere terreno, ancor più degli uomini che ci provano.
    E voi giovanissime, non buttatevi via nei meandri delle discoteche e scoprite una buona volta che la dignità ESISTE e che, senza quella, non potete pretendere rispetto.

  10. grazia ha detto:

    Noi donne rappresentiamo la metà dell’elettorato attivo e almeno per questo certo possimao “far paura”, sappiamo che ,per come è ridotta l’informazione televisiva nel nostro paese è difficile fare passare contenuti diversi da quelli proposti però, visto che non abbiamo il dono reale dell’invisibilità potremmo renderci MOLTO visibili usando i nostri corpi come messaggi da portare in giro in ogni momento Possimao immaginare un oggetto comune da indossare quotidianamnte tutte?

    • JFX ha detto:

      Le presentatrici e le giornaliste sono donne. Come mai non riuscite a mobilitarle? Comunque è una buona idea trovare un simbolo comune… ma… attenzione: il fiocchetto dell’aids non lo sconfigge: è l’azione che lo sconfigge.

  11. grazia ha detto:

    Non siamo in vendita e non facciamo saldi !

  12. rossana ha detto:

    l’enciclopedia delle donne ci sarà! con striscione e volantine: fate largo a signore e signorine…
    saluti e grazie per aver preso le piazze- ne avevamo bisogno.
    http://www.enciclopediadelledonne.it

    (Forse sarebbe carino fare delle vere veline: fogli leggeri con pensieri leggeri)

  13. Lorenzo ha detto:

    Ci sono valori che non possono essere misurati nè con il metro del potere,nè con quello del danaro.Ridare dignità a corpi,anime e pensiero.FACCIAMO SALTARE IL TAVOLO DELLA INCIVILTA!!!!

  14. Lorenzo ha detto:

    Il turbo-capitalismo-maschilismo rende tutti/e SCHIAVI.Il vostro motivo in più di indignazione,forse può renderci un pò più liberi e responsabili.

  15. Marilu Chiofalo ha detto:

    La manifestazione dovrebbe essere di Donne e di Uomini.

  16. anna maria ricci ha detto:

    Speriamo che il nostro appello sia firmato anche da uomini, padri, compagni di vita, amici, fratelli, etc. E soprattutto speriamo che vengano alla manifestazioni insieme a noi

  17. Rita Di Leo ha detto:

    Gridiamo forte il nostro orgoglio per la nostra dignità, per la nostra onestà, per il nostro onore.
    Esprimiamo con la massima energia la nostra determinazione a cancellare dalla scena del nostro Paese tutto ciò che riguarda silvio berlusconi ed il suo abisso abominevole.

  18. rachi ha detto:

    non ci avrete mai come volete voi!!!! forza donne è arrivato anche il nostro momento! vi voglio bene!

  19. Viola La Gioia ha detto:

    BASTA!!
    GAME OVER !!

  20. […] (e sottolineo alcune ) donne  il 13 febbraio  manifesteranno contro l’immagine che , a loro parere, Berlusconi ed i media berlusconizzati diffondono delle […]

  21. grazia ha detto:

    saremo tutte Lisistrate se i nostri mariti o compagni voteranno per questo governo!

  22. grazia ha detto:

    Sono donna e sono indignata !

    • JFX ha detto:

      E a parte manifestare cosa farai per far cambiare la situazione? quante volte starai in silenzio? quante volte lascerai che sia tutto com’è? Quante volte avrai altro da fare? Quante volte dirai “ma non è niente dai… non esageriamo” ?

  23. grazia ha detto:

    Per le figlie e le bambine futuri non da veline!

  24. Red ha detto:

    Io sono uomo e posso dire che di quella manifestazione non mi importa nulla. Non ha senso essere solo contro gli uomini tutti e non anche contro quelle donne che vendono sesso per milioni di euro.
    La totale deresponsabilizzazione della donna non giova certo alla serietà di queste manifestazioni.

    • JFX ha detto:

      Chiedo alle donne e agli uomini di considerare questo commento per ragionarci, non come una sfida “alla donna” ma come una sfida al tipo di persone che noi siamo: la domanda giusta è: a cosa serve manifestare quando il tuo interlocutore dice “a me non importa nulla” ?

      Quando non vieni ascoltato manifestare non serve.
      Pensate alle manifestazioni contro la mafia: a che servono?
      Ogni genere di manifestazione e picchetto, a che serve?

      La serietà delle manifestazioni dei lavoratori si vede anche dal fatto che vengono fatte tutte di venerdì, non di MERCOLEDI’ … ma le altre, a cosa portano? A chi importano?

      Agire politicamente significa sensibilizzazione, per rispondere al signor “red” che ha commentato qui. Agire ogni giorno, in modo vigile e senza lasciar correre nessuna leggerezza che non sia tale fino in fondo. Scherzare è bello, ma quando siamo sicuri che si scherzi davvero.

  25. luigi ha detto:

    Non voglio stare in un paese che sembra un brutto film degli anni 50 !!

  26. Manuel ha detto:

    Contro cosa è diretta questa manifestazione? Cosa si vorrebbe? E’ minimamente logico asserire che se una donna si vende la causa sia dovuta agli uomini? Dignità di che cosa? Come mai non si arriva allora anche a dire che se un uomo lavora in un cantiere la colpa è delle donne, visto che ragionando così la strada sarebbe quella? O è solo un semplice discorso di potere, vale a dire che si rivendica di poter occupare tutti gli spazi della società per il solo fatto di essere donne senza dover rendere conto a nessuno ?

    • JFX ha detto:

      Sono domande legittime e concordo con il fatto che se uno arriva qui a pié pari senza nessuna introduzione queste informazioni chiare e distinte non le trova.

      Ti chiedo però: sei sicuro che se ci fosse pari dignità e nessun rischio di minaccia sessuale o violenta, i cantieri non sarebbero straripanti di donne che lavorano duramente, tenacemente, in modo preciso e raggiungendo ottimi risultati?

      Sai che ci stracciano nella maggior parte dei settori dell’opera umana, no? Chiaramente anche io ne conosco di mezze tacche: sono esseri umani, come noi.

      Ma tu vorresti che tua figlia mirasse a fare la Velina invece che l’ingegnere aerospaziale? Questo non è un problema di tua figlia: significa che invece di conquistare lo spazio, come umanità, siamo più interessati alla gnocca: questo interessa tutti, non solo tua figlia.

  27. r ha detto:

    proposta per uno slogan
    °la mia dignità è mia e di nessun altro°

    • JFX ha detto:

      Lo trovo fuorviante e ambiguo. E’ proprio vero forse il contrario: dobbiamo volere che la dignità tua sia la NOSTRA dignità, da difendere come un bene comune. E ancora di più: deve diventare come la dignità UMANA, non “della donna” come se fosse una riserva indiana, una specie a rischio. Certo che lo è: ma noi vogliamo che sia rispettata come quella di tutti. Il pericolo in questo secolo è che il rispetto per la persona umana non ci sia proprio, verso i maschi questo disprezzo si presenta in un modo, verso le donne in un altro.
      La dignità non è nu optional, certo.
      La dignità non è solo tua… altrimenti l’altro non la considererà: è cosa tua, quindi non mi riguarda, quindi ci devi badare tu…

      Come renderla un valore condiviso, come l’onestà, la giustizia … ? (tutte cose piuttosto in pericolo, comunque)

      Alla fin fine gli slogan anni 70 sicuramente sono ancora validi. Perché bisognava solo andare avanti, invece che mollare la presa.

      Concordi?

  28. Gabriella martini ha detto:

    La dignità è alla base deii pensieri e dei comportamenti di tutti uomini e donne! Ga

    • Massimo ha detto:

      già ma la dignità bisogna anche difenderla e non solo pretendere che
      gli altri ce la rispettino e basta. E questo vale per gli uomini e
      per le donne.

      • JFX ha detto:

        Questo modo di ragionare è pericoloso. La giustizia, come il rispetto, l’onestà, sono concetti basilari, di partenza: è chi si discosta a fare l’errore. Io esisto, questo è normale. Vengo attaccato, questo non è normale: è male. Io mi devo difendere: questo non è normale, sono costretto “dal male” a dover agire in questo modo.

        E consideriamo anche il fatto che io non sia in grado di difendermi. Questo giustifica chi mi vuole sopraffarre? Come dire che la legge del più forte è quella giusta.

        Difendersi nel senso di stare all’erta, di essere civili e non lasciare che le leggi vengano fatte senza fare attenzione… questo indendevi? Allora sono d’accordo.

        Ma sbaglia chi fa il male, sbaglia meno chi se lo fa fare: non sempre si può difendere.

  29. Massimo ha detto:

    Se non sbaglio voi femministe avete lottato come delle leonesse per la libertà sessuale femminile. Se molte ragazze e donne la libertà la
    usano anche e soprattutto per vendersi, per fare carriera e successo utilizzando la scorciatoia dello sculettamento e dello smutandamento
    non vedo come ciò possa essere impedito. O ce la prendiamo solo con
    i maschi? La responsabilità (e mancata dignità) femminile non esiste?

    • JFX ha detto:

      Io credo, ma forse sono poco ferrato come forse lo sei tu, che abbiano lottato TUTTI per la libertà sessuale, in generale. Cosa di cui sembriamo esserci dimenticati (vedi legge sull’aborto ni pericolo ecc) … della libertà sessuale di entrambi i sessi. Il problema non è il comportamento scorretto di un singolo, ma il modo in cui tale comportamento viene percepito da tutta la società. Oggi la nostra società è quella che incrimina il padrone dell’auto che lascia aperto il finestrino dell’auto (vedi: donna in abiti succinti) per “istigazione a delinquere” piuttosto che il ladro che la ruba (per il paragone vedi tu).
      Il nostro pensiero oggi è “o sei un furbo o sei un fesso”.
      E invece devi essere ONESTO. Se sei disonesto in modo furbo, sei un criminale. Per il paragone con ciò che gira attorno alla donna, hai esempi dalla sera alla mattina.

  30. lahire ha detto:

    E’ giusto difendere la propria dignita’.
    Il problema e’ che questa dignita’ se la sono volontariamente venduta a peso d’oro. Nessuno le ha obbligate.
    Se non fosse stato Berlusconi sarebbe stato qualcun altro.
    Inutile difendere chi non vuol essere difeso.
    E da chi poi ?

    • JFX ha detto:

      per quanto sia comprensibile il tuo punto di vista, io credo che un caso analogo sia quello dei rom, o di qualsiasi “classe” che abbia bisogno di difendere il proprio onore a dispetto di alcuni esponenti che remano contro. Se ci sono alcune donne che si prostituiscono (fatto che è solo fisiologicamente più facile, altrimenti i maschi credo farebbero questo di mestiere – lo dico da maschio) questo non significa che sia una caratteristica generale delle donne. Eccetera eccetera.
      Come ogni pregiudizio o stereotipo, ha bisogno di essere completamente spazzato via, per permettere alle eccezioni di essere viste come tali …
      O semplicemente: non è una caratteristica prettamente femminile quella dello svendere la propria dignità. Ci sono le persone che lo fanno e quelle che non lo fanno. Il problema generale è quello del sentire comune, della rappresentazione nei media, del “dare per scontato” il punto di vista peggiore.
      Sappiamo tutti anche che ci sono persone che non meritano di essere diplomate o laureate … eppure lasciamo che accada. Ma domani ci crolleranno addosso le scelte e le azioni compiute da queste persone.
      Siamo noi a lasciare che l’integrità di disgreghi, perché non siamo all’altezza. Pigrizia e paura , inattività, sono i principali alleati di chiunque ci voglia fare del male. Loro ci provano? E noi glielo lasciamo fare.
      Vale anche per le donne, temo.

  31. […] Sul blog se non ora quando, è possibile seguire gli appuntamenti città per città ed il vademecum della mobilitazione. […]

  32. calabrescia ha detto:

    Speriamo non si trasformi nel solito pappone antiberlusconiano. Auguri.

    • Ness ha detto:

      Di sicuro, al momento, c’è il “pappone” berlusconiano.
      Capirlo è una questione culturale. Auguri.

    • JFX ha detto:

      Difficile che non succeda. Ma questa non deve essere una possibile scusa per perdere di vista l’argomento. E’ un esponente del governo ed è il nostro rappresentante. Che ci rappresenta, purtroppo, s’è visto. Ma almeno mezza popolazione, quella femminile, potrebbe dire “in questo, di certo, no.”.

      Mi pare sacrosanto, che sia lui o no, che abbia meriti o demeriti in altro: in questo NO, anzi, è il contrario.

  33. Nikos ha detto:

    Congratulations!!!
    Complimenti!!!
    Brave!

  34. Daniela ha detto:

    Noi non abbiamo bisogno di un “protettore”!!!!

  35. vittoria ha detto:

    ciao, noi abbiamo fatto questo videoinvito con i nostri bimbi!

  36. paola ha detto:

    ragazze nn riesco a scaricare il logo dal link che avete messo sul “vademecum”. HELP!

  37. JFX ha detto:

    Io ci sarò, perché non fare niente è peggio che fare poco. Parlando con la mia ragazza di questa manifestazione lei mi ha detto che non parteciperà. Sono rimasto stupito; le sue motivazioni erano queste: dice che le sembra poco serio perché in primo luogo una manifestazione non serve a niente, che sta alle donne stesse non farsi strumentalizzare e non accettare determinati comportamenti, che tutto questo ritorno-indietro rispetto al femminismo anni 70 è dipendente dal “dormire sulle conquiste degli altri e cercare solo di farsi mantenere dagli uomini”, e che sono anni e anni che le cose peggiorano e nessuno fa niente… e che quindi a lei sembra più un colpo a Berlusconi che altro e che in quel caso non si deve parlare di dignità della donna, ma di mandare via un politico che non ci piace… ma che invece, evidentemente, ci piace, dato che sta li.
    Le argomentazioni non le mancavano: io la vedo così: anche le donne italiane sono comunque delle italiane: come sempre ai primi segnali minimizziamo, poi lasciamo passare, poi le cose degenerano e facciamo qualcosa solo se si è passato il segno così tanto da essere mille volte oltre l’intollerabile.
    Non a caso il suffragio universale in Italia è arrivato dopo che in altri stati, mi diceva lei… Devo difendere la dignità della mia ragazza contro il suo volere 🙂 Andrò alla manifestazione e lei dormirà!

  38. JFX ha detto:

    uno slogan?

    1)
    “la prima volta che qualcuno ti colpisce è colpa sua.
    la seconda è colpa tua”

    non è mia, naturalmente.

    2)
    La prima persona che ti manca di rispetto sei sempre tu.

    questo per cercare di ricordare di rispondere… senza diventare persone insopportabili, ma ai bulletti vanno ricordate le regole… e in una società la regola non è “vince il più forte”.

  39. barbara ha detto:

    un grazie a tutti quelli che vogliono partecipare ma. NIENTE BANDIERE POLITICHE PER PIACERE!
    l’occasione non deve trasformarsi in campagna elettorale. non continuate ad approfittarvi di noi!

  40. francesco ha detto:

    una presenza che vuole essere un grido di vergogna contro l’immagine della donna calpestata da chi utilizza il denaro pubblico

  41. francesco ha detto:

    una presenza che vuole essere un grido di vergogna contro l’immagine della donna calpestata da chi utilizza il denaro pubblico

  42. micaela ha detto:

    ciao. ma se unissimo tutte le immagini all’interno di un gruppo di flickr? ci ha pensato un uomo ad aprirlo.. ecco il link: http://www.flickr.com/groups/senonoraquando/

    buona giornata! un sorriso,
    m.

  43. fishcanfly ha detto:

    Concordo. Bellissima iniziativa quella del vademecum!
    L’indifferenza purtroppo non è sessista. Si dipana ugualmente nel genere umano. Proprio per questo oggi è importante partecipare!!
    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/02/11/indifferenza/

  44. […] ulteriori informazioni sulla manifestazione clicca qui e qui. * A Roma la mobilitazione sarà seguita in diretta dalla trasmissione “in 1/2″ di Lucia […]

  45. asjia ha detto:

    Ma in piazza a Monza c’e’ qualcuno oggi?

  46. gianpy ha detto:

    siamo grandi!!che bello vedere tutte queste donne che hanno ancora tanto amor proprio!possono dire quello che vogliono,NOI,non siamo alla loro stregua.avrei voluto esserci;in ogni caso c’ero anch’io,insieme alla mia mamma. GRANDI!!!!

  47. Mario Lama ha detto:

    ho mandato a Concita De Gregorio la mail di seguito riportata.
    Grazie a VOI TUTTE!!!
    Mario
    Grazie Signora Concita, mi permetta di chiamarla amichevolmente così! Grazie a Lei e a tutte le donne, anche a quelle che ieri in piazza non c’erano perchè asservite ad un potere che ormai le ha ben classificate senza più alcuna scusante: del resto i lacchè e servi di partito non hanno mai avuto distinzione di razza, di età e tantomeno di sesso, per cui è ancora una dimostrazione della qualità delle persone che ieri hanno voluto dire finalmente “BASTA”! Ieri in Piazza del Popolo, c’ero anch’io, padre di una ragazza di 15 anni che mi ha detto: sei vecchio papà però sei un gran figo, ti sei scalmanato più dei miei compagni di classe che per lo più sono rimasti a casa! Ho guadagnato un milione di punti e adesso mi guarda con maggior comprensione, a me che nel ’68 avevo 20 anni ed ero esattamente in piazza a urlare la stessa parola “LIBERTA'”. Certo che dopo 40 anni dal ’68 avere un governo (volutamente in minuscolo) con berlusconi deve farci pensare (ma come abbiamo potuto permettere questo?). Ieri c’eravamo tutti, donne, uomini, famiglie, anziani, ma non ho visto la gran massa di gioventù maschile, quella che riempie le classi delle scuole superiori e delle Università: forse abbiamo ancora molto da fare ma ce la faremo, non si torna più indietro! Grazie a tutte le persone per questa giornata di gioia immensa in un periodo tra i più tristi degli ulti 50 anni. Mario Lama

    • JFX ha detto:

      Come abbiamo fatto Mario? E come abbiamo fatto su tutti gli altri punti guadagnati a suon di lotte e battaglie, riguardanti il lavoro e i diritti?
      Anche oggi i soliti due “divide et impera” e “panem et circenses” funzionano alla STRAGRANDE … Relativamente al potere di pochi sui molti stiamo tornando al 1800, ad una velocità tripla a quella che è stata necessaria per ottenere i miglioramenti.

      Non mi stancherò mai di ricordarne il motivo:

      mentre noi ci impegnamo solo quando le cose degenerano a livelli inammissibili, chi ci vuole opprimere in ogni campo e settore (ci sono tanti casi, no?) si impegna sempre, sempre, sempre, costantemente, senza mollare mai: è un motivo di vita, uno stile, un impegno costante.

      Guarda la lista di obiettivi della P2: qualcuno ha forse mollato, da quella volta ad oggi?

  48. […] con le proprie figlie. Nell’appello pubblicato dalle organizzatrici sul blog ufficiale di Se non ora quando “la partecipazione di uomini amici è benvenuta”. Ciò che è assolutamente vietato […]

  49. […] sono precedute e seguite. In primo luogo bisognerebbe vedere il vademecum della manifestazione sul sito messo su per l’occasione. Il primo e il terzo punto […]

  50. […] Si è svolta oggi in tutta Italia (ed anche in qualche parte del mondo, pure in Bangladesh) la manifestazione “Se non ora, quando?“… […]

  51. I do like the way you have presented this specific issue plus it really does supply me personally a lot of fodder for consideration. On the other hand, because of just what I have seen, I just simply trust as the actual feedback pile on that men and women continue to be on issue and in no way embark on a tirade involving some other news of the day. Anyway, thank you for this excellent piece and whilst I can not really concur with it in totality, I respect the point of view.

  52. […] (Il Piccolo, venerdì 11 febbraio 2011). Insomma, tutto lasciava presagire ben poca coerenza con il vademecum ufficiale, che affermava roboante “non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei“. […]

  53. […] Se non ora, magari p… su Vademecum della mobilitaz… […]

  54. […] Se non ora, magari p… su Vademecum della mobilitaz… […]


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