Voglio dire sono italiana senza dovermi più vergognare

di Simonetta Agnello Hornby, La Repubblica, 9 febbraio 2011

ALCUNI MESI FA, a Londra, in un’ intervista, mi fu chiesto cosa pensassi dell’ ultima di Berlusconi: aveva intercesso presso la questura a favore di una ragazzina marocchina accusata di furto. Pensai che il premier avesse sentito la notizia alla radio – un’ immigrata che ruba per fame, vittimizzata dalla polizia (da avvocato dei minori conosco bene quel tipo di “razzismo istituzionale”) – e d’ impulso si fosse mobilitato per lei. “L’ intervento a favore di un’ emigrante islamica è un bel gesto,” dissi. Quando andai in Sicilia fui rimproverata da amici e parenti per le incaute parole: la ragazzina che avevo immaginato povera e indifesa era Ruby. Vivo all’ estero da quarant’ anni. Ho trasmesso ai miei figli un’ orgogliosa appartenenza alla Sicilia e all’ Italia. Mille volte ho difeso il mio paese dalle critiche degli stranieri, sostenendo che abbiamo sani princìpi morali e che la corruzione e il clientelismo diminuiranno- ci vuole tempo. Ora non posso più. Non soltanto Berlusconi ha corroso il senso etico degli italiani, ma ha inflitto a noi donne un’ ulteriore umiliazione: ci ha strappato la dignità. Questo settantenne dal volto rifatto non lesina commenti offensivi sull’ aspetto fisico delle deputate dell’ opposizione, e sceglie candidate e ministre giovani e belle; ostenta la propria debordante sessualità e tratta le donne (e ne parla) come oggetti di piacere, colmandole di regali in proporzione al grado di soddisfazione che ne ottiene. Agli incontri internazionali si comporta da cafone e imbarazza gli statisti con battute a sfondo sessuale. Le sue capacità comunicative da intrattenitore condite con una accattivante volgarità macchiettistica, l’ imprevedibilità del comportamento, la schiacciante superiorità dei media da lui controllati e l’ assenza di un’ opposizione compatta hanno mantenuto alta la sua popolarità permettendogli di offrire agli elettori una pruriginosa telenovela sulle gesta del maschio italiano che non si arrende alla vecchiaia e si gode giovani voluttuose. Una formula vincente. Il suo esempio ‘ giocoso’ ha reso accettabile lussuria e promiscuità tra vecchi e giovani; ha ‘ elevato’ la prostituta al rango di escort e nobilitato, trasformandolo in ‘ regalo’ , il pagamento per prestazioni sessuali. Ma quel che è peggio, Berlusconi ha infangato la propria carica istituzionale commettendo un abuso di potere bizzarro e squallido – protagonista, per l’ appunto, Ruby. Altro che marocchina! Altro che nipote di Mubarak! Altro che un’ amicizia basata su ‘ rispetto e affetto filiale’ da parte di Ruby e di balorda generosità da parte di lui! Le feste ‘ distensive’ ad Arcore sono oscene – non importa se vi si commettevano atti sessuali e non importa di che tipo. Alcune di quelle ‘ ospiti’ maniate e toccate erano povere, altre straniere. Una aveva la figlia malata. Cosa speravano di ottenere? Denari, certo. Una carriera di velina? Un’ automobile? Un appartamento? C’ erano anche ambiziose ragazze della borghesia. Pure loro volevano regali? E di che genere? Forse una candidatura? Un posto in tv o in un’ azienda di Berlusconi? Scavando nel passato a noi noto, emergono genitori che spingono le figlie a intrattenere ‘ Papi’ e diventare sue amiche. E a partecipare alle sue feste. Ora sappiamo di che tipo di festa si tratta. Non sappiamo, però, quanti dei suoi cortigiani lo scopiazzano e godono della sua protezione. E non sappiamo nemmeno quante famiglie italiane incoraggiano le figlie a denudarsi e a farsi toccare da chi ha potere – anche a copulare, se è il caso – perché è il modo più rapido ed efficace per trovare lavoro. Basta, signor Berlusconi. Quando è troppo è troppo. Non voglio più sentirmi dire che il mio paese va alla deriva, perché c’ è lei al governo. Non voglio più sentirmi dire che noi italiani deteniamo in Europa il primato del degrado morale. Fra due settimane porterò i nipotini a Roma, per la prima volta. Voglio camminare a testa alta, con loro, e dire “Nonna è italiana” senza vergognarmi del mio presidente del Consiglio. Se ne vada, signor Berlusconi. E lo faccia presto.

 

 


4 commenti on “Voglio dire sono italiana senza dovermi più vergognare”

  1. Barbara Spinelli ha detto:

    Vorrei dire che io mi vergogno di essere italiana non solo per il comportamento che B. ha con le donne, ma per la politica di Berlusconi e di tutti quelli opportunisti che gli stanno intorno, faccendieri, corrotti e corruttori. Corruttori non solo di donne, ma anche di uomini, il problema è che le mutande se le sono calate anche tutti gli uomini che gli stanno attorno per denaro, solo per denaro. Tutti comprati, maschi e femmine.

    Vergogna ai corruttori.
    Barbara Spinelli
    (non la giornalista)

  2. enrico dignani ha detto:

    2007 correva l’anno
    Le quote rosa

    In giro si pensa
    che le signore in Parlamento,
    superfighe escluse,
    abbiano lasciato i linguaggi
    impegnativi e concreti
    del loro utile
    mediocre margine di scolarizzazione,
    per i linguaggi oscuri e furbetti
    o addirittura disonesti
    della politica, si dice in giro .
    Qualsiasi cosa
    dicano le femmine
    io la intendo
    autorizzata al qualsiasi,
    le forzature al buonsenso
    a credito
    per loro
    vanno intese infinite.
    Lampo giallo bianco!

  3. Sarah ha detto:

    Grazie Simonetta per aver espresso cosi’bene quello che tante di noi sentono. Mi vergogno di far crescere i miei figli come italiani, preferisco si sentano inglesi come il padre. Come si fa a spiegare a un bambino la volgarita chge permea la nostra societa’? Ma non e’ giusto, non e’ giusto.

  4. Pina Ranno ha detto:

    Preferisci che i tuoi figli si sentano INGLESI…Premesso che l’Italia in quanto a giudizio globale…è messa male, ma tutti gli scandali inglesi…c’è li siamo scordati…i tradimenti…gli intrighi…primi ministri e segretari licenciati perchè omosessuali…principi con svastiche al braccio…ecc ecc, se poi spolveriamo un po’ di storia…Tutti i governi prima o poi hanno avuto degli scandali , dei problemi, ma rinnegare l’orgoglio italiano, per una legislatura andata male, ci svendiamo per poco.Impieghiamo le energie per rivalutare la nostra Italia , votanto i politici onesti…è facile abbandonare la nave quando affonda…ma è da codardi..ASCOLTI LA CONZONE DI GABER…Non sarà un politico sbagliato a cancellare secoli di CULTURA ITALIANA…SI LOTTA NON SI FUGGE…PINA RANNO


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