Costituzione del comitato SNOQ di Ferrara

Ci siamo. Il Comitato SNOQ di Ferrara è una realtà che già conta 73 aderenti-firmatarie.
Nell’incontro del 5 ottobre scorso le numerosissime partecipanti hanno espresso l’esigenza di creare una realtà organizzativa – un comitato – idoneo a coordinare una più vasta rete operativa che non abbia né la connotazione di organizzazione politica, né di associazione, ma che sia aperta alle diversità del mondo femminile.
La perdita di sicurezza sociale ed economica sempre più diffusa fra le donne impone una stabilità ed una continuità di impegno che sono state rivendicate con forza da tutto il gruppo presente. La bella metafora che si è fatta strada in un incontro pieno di energie “Dobbiamo dimenticare di comparire e scomparire come un fiume carsico”, ha dato l’avvio a ripensare questo nuovo soggetto operativo come ad una realtà fluida, una rete a maglie larghe da cui le donne possano entrare ed uscire liberamente e possano offrire il loro contributo in base alle proprie disponibilità. Così come in questa rete ampia ed avvolgente potranno convivere e muoversi altre realtà ed altri comitati periferici.
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SNOQ Cuneo: due donne candidate alle primarie

Il comitato provinciale di Se Non Ora Quando esprime viva soddisfazione per la notizia che due donne, Franca Giordano e Patrizia Manassero, si sono candidate per le primarie che sceglieranno il candidato – o meglio, speriamo, la candidata – sindaco dell’area di centrosinistra.

Siamo certe che la presenza femminile nella vita politica, finora molto marginale, potrà portare una ventata di novità e concretezza, perché le donne sono certamente più vicine ai problemi della vita quotidiana, e potranno quindi affrontare con grande sensibilità i grandi e piccoli problemi della città.

Per questo motivo, ci impegneremo a sostenere la campagna di Franca Giordano e Patrizia Manassero, aiutandole a dimostrare la forza, la vivacità intellettuale e la preparazione delle donne, perché siamo convinte che Cuneo sia pronta per avere una donna sindaco. Se non ora, quando?

Se Non Ora Quando

Comitato Provinciale


Ecco chi siamo

Più volte, in questo blog, è apparsa la richiesta di conoscere i nomi di chi compone il Comitato promotore. Gli stessi nomi, e le facce che gli corrispondono, sono noti a chi è stata in piazza il 13 febbraio o l’8 marzo, a chi c’era a Siena e infine a chi ha partecipato all’incontro del 2 ottobre tra i comitati. In ognuna di queste occasioni le donne del Comitato promotore sono state in prima fila, con i loro nomi e le loro facce. Ci conoscono i comitati nati sul territorio nazionale, a cui rispondiamo sempre con nome e cognome. Ci rendiamo conto però che chi ci conosce soltanto attraverso il nostro blog possa interpretare l’assenza di una lista come una mancata trasparenza.

E’ per questo che li pubblichiamo:

Elisabetta Addis, Roberta Agostini, Antonella Anselmo, Francesca Caferri, Patrizia Cafiero, Anna Carabetta, Rita Cavallari, Carlotta Cerquetti, Cristina Comencini, Francesca Comencini, Licia Conte, Elisa Davoglio, Ilenia De Bernardis, Sara De Simone, Cecilia D’Elia, Nicoletta Dentico, Titti Di Salvo, Valeria Fedeli, Donatella Ferrante, Maddalena Fragnito, Fabrizia Giuliani, Cinzia Guido, Francesca Izzo, Eva Macali, Perla Moriggi, Fabiana Pampanini, Flavia Perina, Donatina Persichetti, Fabiana Pierbattista, Ilaria Ravarino, Luisa Rizzitelli, Simonetta Robiony, Serena Sapegno, Lunetta Savino, Giorgia Serughetti, Viviana Simonelli, Loredana Taddei, Sara Ventroni.


Lettera aperta

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera aperta al Comitato nazionale SNOQ

I nostri gruppi presenti da tempo sul territorio nazionale, a cui fanno riferimento migliaia di donne, sentono l’immediata esigenza di unirsi e decidere insieme come lanciare una nuova iniziativa nazionale e farsi protagoniste del non più procrastinabile cambiamento del Paese.
Dopo il 2 ottobre abbiamo seguito con interesse il vostro dibattito e riteniamo che ogni realtà debba partecipare, fin dall’inizio, all’elaborazione dell’agenda e delle iniziative conseguenti. Siamo convinte che si debba operare con una rete delle reti, che riconosca nella piena autonomia di ciascuna componente pari dignità e potere decisionale.
Il fallimento di un’intera classe dirigente tutta maschile è sotto gli occhi di tutte e tutti . Il Paese ha bisogno della voce, della presenza, delle idee , delle competenze e dell’energia delle donne e, perché questo sia possibile ed efficace, è necessaria una condivisione reale da parte di tutte le realtà femminili e non una semplice adesione che avrebbe solo un effetto effimero e dispersivo.
La priorità comune è quella di assumerci in prima persona la responsabilità del potere attraverso la rappresentanza paritaria al 50%. Senza, non avremmo mai un paese per donne.
S’impone una decisione urgente. E, per organizzarci insieme, vi invitiamo a darci una risposta sul come condividerla.

Donne e Basta
Donne e Informazione ( Rete Snoq)
Donne Ultraviolette
Donne per Milano
Donne Pensanti
La Fab(b)rica delle donne
Donne che si sono stese sui libri
Comitato 13 febbraio Ancona
Comitato 13 febbraio Pisa
Snoq Reggio Calabria


SNOQ Torino, incontro lunedì 17 ottobre

Lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 18
al Museo di scienze Naturali – Torino, via Giolitti 36 –

Presentazione del reportage:
“un paese per donne – voci da Siena”
realizzato da Claudia Apostolo e Milena Boccadoro  durante l’incontro nazionale di
Se non ora quando Un paese per donne? organizzato a Siena il 9 e 10 luglio.

Seguirà un resoconto dell’incontro del 2 ottobre a Roma promosso dal Comitato nazionale con i comitati territoriali e un dibattito sulle iniziative e i contributi che Torino e il Piemonte possono dare per definire priorita’  e obiettivi della rete “Se non ora quando?”


La tomba del diritto

dal Comitato “se non ora, quando?” di Reggio Calabria

Tina Ceci 37 anni, Matilde Doronzo 32, Giovanna Sardaro 30, Antonella Zaza 36, Maria Cinquepalmi, 14 anni

Li voglio ripetere all’infinito questi nomi, per non permettere al tempo di cancellarli dalla mia mente.

Cinque nomi di donne del sud, cinque nomi di lavoratrici sfruttate ma soprattutto cinque nomi di mamme, di mogli, di figlie…appunto di figlie, perché l’età di Maria fa rabbrividire.

Come fa rabbrividire il fatto che sia la cronaca di una morte annunciata… denunciata ed inascoltata.

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Fiaccolata per ricordare la tragedia di Barletta promossa da diversi comitati SNOQ della Toscana

Riceviamo e pubblichiamo:

I Comitati SNOQ di Massa, Firenze, Pisa, Prato, Siena e Pistoia
scenderanno in piazza giovedì 13 con una fiaccolata in memoria della
tragedia che ha visto la morte di 5 giovani donne sfruttate!
I loro nomi, Tina Ceci, 37 anni. Matilde Doronzo, 32. Giovanna
Sardaro, 30 anni. Antonella Zaza, 36. E Maria Cinquepalmi, 14 anni.
Queste sono le donne morte nella strage annunciata. Le adulte
lavoravano in nero per 4 euro l’ora.
“Non servono le parole di commiato, serve strappare le donne dalle
condizioni di ricattabilità. Le donne e gli immigrati che sono l’altra
grandissima categoria debole. Questi sono crimini che vanno addebitati
a chi ha organizzato il lavoro in quel modo e a chi continua a pensare
una organizzazione sociale che rimanda le donne negli scantinati e in
luoghi pericolosi e bui dai quali è impossibile uscire in caso di
“tragedia annunciata” come questa.”
SCENDIAMO IN PIAZZA MUNITE/I DI CANDELE O QUANT’ALTRO POSSA FARE LUCE
E URLIAMO IL DOLORE ED IL DISSENSO PER UN PAESE DOVE NEANCHE I DIRITTI
FONDAMENTALI, QUELLI UMANI, VENGONO RISPETTATI!
Evento su FB: https://www.facebook.com/event.php?eid=196604677078545

 


Manifesto dell’incontro promosso da SNOQ di Albano Laziale venerdì 21 ottobre


La Giunta elimina osservatorio su omofobia: Comunicato da SNOQ Reggio Calabria

Riceviamo e pubblichiamo da parte del comitato SNOQ di Reggio Calabria:

LA DEMOCRAZIA E LA CIVILTA’ NON ABITANO PIU’ QUI: RAFFA DI CHI SEI IL PRESIDENTE?

LA GIUNTA ELIMINA L’OSSERVATORIO SULL’OMOFOBIA.

Come “se non ora, quando?” di Reggio Calabria non possiamo non mostrare la nostra indignazione ancora una volta per l’ennesimo atto vergognoso del centrodestra reggino.

Che riguardi la regione il comune o la provincia è un susseguirsi di atti scandalosi rispetto ai quali non si può restare in silenzio a guardare.

Dopo mesi di inattività, nonostante i problemi seri da affrontare (viabilità, ambiente, manutenzione scuole, precari), l’amministrazione provinciale reggina trova il tempo solo per emettere la delibera n.311 del 4 ottobre pubblicata sul sito istituzionale della Provincia di Reggio Calabria. Con questo atto, la Giunta guidata da Giuseppe Raffa ha annullato una precedente delibera (224) della Giunta Morabito che disponeva la nascita dell’ “osservatorio per l’analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza omofobici”.

Come non rimanere stupiti? Come non chiedere conto di ciò?

Sappiamo bene, come donne, cosa significa difendere e tutelare ogni forma ed espressione di dignità umana in quanto “inviolabile”, siamo state presenti, solidali con tutti coloro che ogni giorno lottano per vedere riconosciuti diritti civili, giustizia sociale e pari condizioni di vita, qualsiasi sia la scelta di orientamento religioso, sessuale e politico.

A partire dal governo centrale che con “l’iter scandaloso” della Legge contro l’Omofobia e la Transfobia ha ignorato ciò che rappresentava una legittima richiesta volta ad arginare i fenomeni di violenza ed offesa che continuano a verificarsi in un crescendo allarmante, a partire dall’offesa ed il vilipendio che genera odi e discriminazioni, per finire a quello che è accaduto all’interno della giunta provinciale.

Questa non è e non sarà una battaglia “da minoranza”!!!

Siamo state come “Se non ora quando?” di Reggio Calabria in piazza insieme all’ Arcigay reggino il 19 luglio e continueremo ad esserlo assumendo come nostra questa battaglia contro la posizione della Giunta provinciale e sollecitiamo tutte le cittadine ed i cittadini a partecipare a questo momento di indignazione che colpisce tutti, dimostrando ancora una volta che questa classe dirigente sta facendo sprofondare la nostra regione in una situazione di assenza di democrazia e civiltà.

Comitato “Se non ora, quando?” di Reggio Calabria

 

info: senonoraquando.rc@hotmail.it

 


Report dell’incontro tra i comitati SNOQ e Associazioni, svoltosi a Roma il 2 ottobre

DONNE, UNITÀ, MOBILITAZIONE:

Report dell’incontro tra i comitati Senonoraquando e le associazioni

(2 ottobre 2011)

70 donne. 23 comitati. 8 associazioni. Cinque minuti a intervento, nella formula collaudata a Siena, e un fiume di parole, di proposte e di idee per cambiare l’Italia.

Organizzato il 2 ottobre nella Sala Lonzi della Casa Internazionale delle Donne di Roma, l’incontro tra il comitato nazionale Senonoraquando, i comitati Senonoraquando nati dopo il 13 febbraio e le associazioni è stato un primo tentativo di organizzare il movimento con modalità di delega.

Il confronto si è articolato intorno a due questioni principali:

Condivisione e costruzione di una AGENDA POLITICA DELLE DONNE che possa diventare la base delle prossime iniziative di Senonoraquando e del confronto con gli interlocutori politici.

Individuare e costruire UN’INIZIATIVA FORTE, condivisa e unitaria, per dare un segnale di assunzione di responsabilità da parte delle donne di fronte al declino culturale e politico del Paese. Se con il 13 febbraio le donne si sono poste come soggetto politico, e con l’incontro di Siena Senonoraquando è avanzato sul piano organizzativo e politico, oggi, di fronte all’emergenza di un paese frammentato, diviso e in forte declino, le donne devono tornare ad essere presenti con un segnale forte. Non sarà pensabile immaginare di ripetere ora la stessa iniziativa del 13 febbraio, rischiando di perdere l’autonomia e la specificità del movimento e confondendosi con i tanti soggetti che si stanno mobilitando in questi giorni. Ma sarà certo necessario costruire insieme, entro l’anno, un grande momento di visibilità che abbia innanzitutto una forte valenza propositiva. Che esprima, cioè, la nuova visione del paese da parte delle donne.

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